Olio Truffa Extravergine

Olio extravergine di oliva : attenzione alle offerte.

L'olio extravergine di oliva troppo economico può nascondere pratiche poco lecite. Attenzione alle truffe.

L’olio extra vergine di oliva è una delle eccellenze del made in Italy ma è anche tra i prodotti alimentari più contraffatto. Nella classifica europea degli alimenti e rischio frode si posiziona al primo posto. Il primo campanello d’allarme per i consumatori deve essere il prezzo: il costo medio al litro dovrebbe assestarsi tra i 5 e gli 8 euro al litro.

Secondo i dati Ismea, invece, capita spesso nei supermercati di vedere olio extra vergine venduto a circa 3,50 euro al litro, pochi centesimi di più rispetto all’olio d’oliva normale, trattato e rettificato. Certo le offerte possono essere giustificate da tante ragioni di mercato ma quanto meno il sospetto dovrebbe sorgere.

Una delle truffe più ricorrenti consiste nel sostituire l’olio d’oliva con olio di semi aggiungendo betacarotene e clorofilla per fare in modo che la consistenza sia più simile. Un’altra tecnica poco ortodossa è quella di vendere olio deodorato attraverso lavaggi chimici per extravergine, come conferma Rolando Manfredini di Coldiretti.

In base ai dati del Coi (Consorzio olivicolo italiano) in Italia si consumano in media 14 litri di extravergine l’anno. Moltiplicando la cifra per 60 milioni, si arriva ad a circa 840.000 tonnellate. Prendendo a campione l’anno 2012 sommando l’olio extra vergine prodotto e quello importato e sottraendo quello esportato, si evidenzia un gap di 177.000 tonnellate. Di cosa è fatto questo quinto del totale? E’ lecito pensare che possa trattarsi proprio di olio meno pregiato, ad esempio di arachidi, mais o girasole.

Un caso recente di olio contraffatto ha riguardato lo scorso anno gli stabilimenti dell’azienda Olearia Valpesana Spa, in Toscana. La guardia di finanza di Siena ha sequestrato in questa sede 8.000 litri di falso extravergine. Sui nove indagati (ad eccezione dell’unico che ha chiesto il patteggiamento) pende l’accusa di associazione a delinquere, frode in commercio, sofisticazione alimentare e falsità in registri ufficiali.

Ovviamente questi dati non devono creare ingiustificati allarmismi ma solo invitare ad una certa prudenza in casi sospetti. L’ideale è affidarsi solo a marchi di comprovata qualità o, ancora meglio, rivolgersi a produttori diretti di fiducia quando possibile. Evitare di usare olio extravergine di oliva economico soprattutto per i condimenti a crudo.